Dopo anni di segnalazioni, Microsoft corregge il bug di Windows Update che impediva lo spegnimento del PC: ora “Aggiorna e arresta” fa ciò che promette.
Per chi utilizza un PC con Windows da anni, certi difetti sono diventati quasi una compagnia abituale. Piccoli fastidi che non compromettono il funzionamento generale del sistema, ma che, puntualmente, ti fanno alzare gli occhi al cielo (laddove vivono i santi che cerchiamo con forza di non far cadere). Uno dei più noti era quello legato alla funzione “Aggiorna e arresta”: un comando che permetteva in teoria di chiudere tutto e installare gli aggiornamenti prima di terminare la sessione. In teoria, appunto. Perché nella pratica, il computer invece di spegnersi si riaccendeva da solo.
Ebbene, dopo anni di segnalazioni e discussioni nei forum ufficiali, quel bug è finalmente storia.
Aggiorna e arresta, un problema storico finalmente risolto
Con l’aggiornamento 25H2 della build 26200.7019, Microsoft ha corretto il comportamento anomalo di Windows Update. Ora, scegliendo “Aggiorna e arresta”, il sistema si spegne davvero al termine dell’installazione, senza riavvii indesiderati. Un dettaglio, certo, ma uno di quelli che fanno la differenza nella quotidianità di chi usa il PC per lavoro o studio.
La modifica arriva come parte di un pacchetto più ampio di ottimizzazioni pensate per semplificare il rapporto dell’utente con gli aggiornamenti. L’obiettivo dichiarato da Microsoft è rendere più chiaro quale patch viene installata e quando, così da migliorare anche il modo in cui gli utenti possono segnalare eventuali problemi futuri. Un piccolo passo verso un Windows più trasparente e meno “misterioso” nelle sue operazioni automatiche.
Nel frattempo, per chi è rimasto fedele a Windows 10, il tempo scorre inesorabile e il ciclo vitale del sistema è ormai agli sgoccioli: da ottobre, Microsoft rilascerà solo aggiornamenti di sicurezza, senza più nuove funzionalità o miglioramenti. È il preludio di un addio annunciato, e al tempo stesso un invito a passare a Windows 11, dove si concentreranno d’ora in poi tutte le novità.
Questa politica di “spinta dolce” non sorprende: la casa di Redmond mira da tempo a unificare la propria base di utenti, eliminando la frammentazione che storicamente ha complicato lo sviluppo e la gestione delle patch.
Aggiorna e arresta, un piccolo grande passo
Può sembrare banale esultare per un semplice tasto che ora fa ciò che promette. Ma chiunque si sia trovato con il portatile acceso dopo aver esplicitamente chiesto che fosse spento dopo gli update, magari caldo come un ferro da stiro, sa quanto questo bug fosse irritante. La correzione segna un miglioramento tangibile dell’esperienza d’uso e testimonia una maggiore attenzione ai dettagli da parte di Microsoft.
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