Lavoro d’ufficio a rischio: la sindrome del tunnel carpale colpisce uno su dieci — come prevenirla e quando consultare un medico

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By Redazione

Disturbi a mani e polsi nei lavoratori d’ufficio: cause, incidenza in Europa e consigli per prevenirli con esercizi ergonomici.

Molti impiegati trascorrono ore prolungate davanti al computer, sviluppando nel tempo sintomi che interessano mani, polsi e avambracci (magari anche tu che ci stai leggendo – in tal senso drizza le orecchie).

Alistair Hunter, chirurgo ortopedico, intervistato dalla versione britannica di Women’s Health, spiega che, nella maggior parte dei casi, tali disturbi derivano da “una utilizzazione eccessiva, una infiammazione, forse lungo i tendini e, talvolta, problemi di natura nervosa”.

Secondo lo specialista, entro queste manifestazioni si colloca spesso la sindrome del tunnel carpale. “Se si mantiene la stessa posizione per periodi prolungati, i nervi del polso e della mano possono rimanere compressi, provocando ciò che definiamo neuropatie da compressione o sindrome del tunnel carpale”, aggiunge. Hunter raccomanda quindi di consultare un medico se il dolore persiste oltre un mese, per escludere complicazioni e ottenere una diagnosi tempestiva.

Tunnel carpale, quali sono i numeri del fenomeno?

Recenti studi europei indicano che la prevalenza della sindrome del tunnel carpale tra gli adulti di 15-65 anni varia molto, con una media ponderata attorno allo 0,98% della popolazione (un numero tutto sommato modesto, ma in alcuni settori ben più ampio come vedremo).

Altri dati, riferiti a contesti lavorativi specifici come quello degli sportelli bancari, registrano una prevalenza annuale di oltre l’11 %. I principali fattori di rischio individuati includono il fumo, più di cinque anni di lavoro, movimenti ripetitivi e l’assenza di formazione ergonomica.

D’altro canto, uno studio del 2024 ha dimostrato l’efficacia di un protocollo di esercizi preventivi (sette esercizi per polso e mano, da praticare quotidianamente per 8 settimane): migliora significativamente la forza di presa (hand grip e pinch grip) nei lavoratori con sintomi di CTS, pur non riducendo immediatamente l’intensità del dolore.

In tal senso, vi suggeriamo di continuare a leggere – vi offriamo non solo esercizi preventivi ma in assoluto una serie di suggerimenti per

Suggerimenti pratici per prevenire dolori a mani e polsi

Ma cosa bisogna fare per prevenire dolori a mani e polsi? Di seguito una serie di praticissimi suggerimenti:

Pause regolari
Ogni 45–60 minuti al computer alzati, muovi le spalle e sgranchisci mani e polsi. Bastano 2–3 minuti per “scaricare” la tensione.

Postazione ergonomica
Tastiera e mouse devono essere allineati al corpo.
Polsi e avambracci dovrebbero restare in posizione neutra (non piegati verso l’alto o verso il basso).
Usa un supporto per polsi morbido se tendi ad appoggiarli troppo sul tavolo.

Esercizi di stretching quotidiani
Flessione del polso: braccio teso in avanti, con l’altra mano tira delicatamente le dita verso il basso.
Estensione: stessa posizione, ma porta le dita verso l’alto.
Rotazioni: piccoli cerchi dei polsi in senso orario e antiorario per 30 secondi.

Rinforzo muscolare leggero
Una pallina morbida da stringere (tipo antistress) migliora la forza di presa. Bastano 10–15 pressioni per mano, una o due volte al giorno.

Correggere le abitudini quotidiane
Evita di impugnare lo smartphone per tempi troppo lunghi.
Cambia mano quando usi il mouse, se possibile.
Preferisci comandi rapidi da tastiera per ridurre i click ripetitivi.

Attenzione ai segnali
Formicolii, rigidità al mattino o dolore notturno non vanno ignorati. Se persistono oltre qualche settimana, consulta un medico.

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