Un programma televisivo ha fatto previsioni incredibilmente precise sulla tecnologia del 21° secolo, anticipando i visori VR e gli smartwatch, decenni prima della loro creazione.
Un episodio del 1987 di “Tomorrow’s World”, una trasmissione della BBC, ha recentemente riacquistato attenzione per le sue audaci speculazioni sul futuro della scienza e della tecnologia. In una puntata, pubblicata sul canale YouTube della tv pubblica britannica circa un anno fa, i presentatori hanno discusso con inquietante precisione su “cosa farà la scienza e la tecnologia di oggi per l’uomo di domani”.
Tra le loro previsioni riguardo alle “attrezzature del futuro” c’erano ologrammi tascabili, un riferimento evidente alla tecnologia della realtà aumentata: dispositivi come Microsoft HoloLens e Google Glass permettono di proiettare immagini digitali sul campo visivo reale dell’utente.
Un altro conduttore ha descritto le possibilità legate alla scansione delle impronte digitali, un concetto che richiama alla mente la tecnologia biometrica. Questa tecnologia si basa sulla misurazione delle caratteristiche umane, tra cui le scansioni del volto e, come previsto, le impronte digitali. Ed effettivamente oggigiorno utilizziamo questa tecnologia nella vita quotidiana, principalmente per sbloccare telefoni e computer portatili. Il primo dispositivo a usare l’autenticazione biometrica è stato il Pantech GI100, creato nel 2004, ma oggi è Apple a essere la più nota per questa tecnologia.
Alcune ipotesi si sono rivelate meno accurate, come quella di una tuta che assorbe e rilascia calore per mantenere una temperatura costante. Tuttavia, due altre previsioni spiccano in particolare: andiamo a vederle di seguito.
Tomorrow’s World, nel 1987 previsti smartwatch e visore VR
Dopo aver dichiarato, “Porto il mio ufficio con me”, il conduttore ha mostrato quello che sembrava essere una sorta di smartwatch. “Non solo TV o telefono, ma è anche connesso a un satellite, così posso ricevere informazioni da qualsiasi computer accessibile in tutto il mondo”, ha continuato.
Oggi, molte persone “portano il proprio ufficio” in tasca utilizzando applicazioni mobili come Google Teams o Slack. Ma l’orologio in questione somiglia in modo sorprendente agli attuali smartwatch come l’Apple Watch, che offre connettività Internet e funzioni di monitoraggio della salute.
Ma non solo smartwatch: il presentatore ha quindi tirato fuori quello che sembrava essere un visore VR (la somiglianza è davvero pazzesca), chiamandolo il suo “TV 3D” e affermando che gli permetteva di “escludere il mondo”. Il dispositivo assomiglia molto agli occhiali Quest di Meta, che sostituiscono il campo visivo dell’utente con schermi opachi che visualizzano immagini digitali. L’ultima versione di questa tecnologia, il Quest 3, utilizza quella che è conosciuta come realtà mista, proiettando oggetti virtuali nel mondo reale.
A rendere ancor più incredibile questo segmento di “Tomorrow’s World” (che potete vedere di seguito) è che è andato in onda in un momento in cui Internet era stato lanciato da poco, poco dopo l’invenzione dei computer personali, dimostrando una capacità di previsione davvero notevole. E sebbene alcune previsioni non siano state accurate, il video in questione che anche le idee che possono sembrare in un determinato momento stravaganti possono diventare realtà qualche decennio dopo.