Un evento inaspettato ha segnato il destino di Windows XP, cambiando per sempre la sua storia. Scopri cosa è successo.
Negli anni 2000, l’industria informatica era tutta un fermento. Un po’ per il presunto millenium bug, un po’ perché le trasformazioni informatiche all’orizzonte erano elettrizzanti, un po’ perché ancora si credeva che il futuro sarebbe stato una figata. Dal canto suo, Microsoft – già e forse ancor più di oggi monopolista nel mercato dei computer – era pronta a rivoluzionare l’esperienza degli utenti con il lancio di Windows XP, il successore di Windows 2000, progettato per offrire maggiore stabilità e prestazioni superiori. Il nome stesso, “XP”, derivava dalla parola inglese “eXPerience” (esperienza) sottolineando l’intento di creare un ambiente moderno e avanzato per milioni di persone: usare questa nuova versione di Windows sarebbe stata un’esperienza vera e propria (e talmente tanto lo è stata che c’è chi rimpiange Windows XP ancor oggi).
Non siamo qui per fare i nostalgici ma per parlarvi di ciò che accadde prima del suo debutto ufficiale: un evento inatteso che lasciò un segno indelebile nella storia della tecnologia (e del sistema operativo nello specifico).
Un mese prima del lancio, una fuga di informazioni sconvolse il mondo dell’informatica. Una semplice fotografia si diffuse rapidamente in rete: mostrava una mano che reggeva un CD-R con una copia di Windows XP e, scritto a penna sulla sua superficie, un codice di attivazione destinato a diventare leggendario.
FCKGW-RHQQ2-YXRKT-8TG6W-2B7Q8: la chiave di licenza che divenne leggenda
Il gruppo cracker noto come Devil’s Own aveva diffuso una chiave di licenza in grado di attivare il sistema operativo senza bisogno di connessione online o verifica telefonica. In breve tempo, milioni di utenti iniziarono a installare Windows XP senza alcuna restrizione, giacché il sistema operativo era stato reso disponibile ben prima della sua uscita ufficiale.
Il file, un’ISO da circa 455 MB suddivisa in 32 archivi da 15 MB ciascuno, circolava liberamente sui principali canali di condivisione dell’epoca (do you remember eMule?) e milioni di utenti ebbero così la possibilità di installare il sistema operativo e attivarlo.
L’impatto fu enorme: la chiave divenne così nota che molti utenti la impararono a memoria ed è tutto oggi un simbolo della cultura digitale. Microsoft, colta di sorpresa, impiegò anni per contrastare il fenomeno: solo con l’aggiornamento Service Pack 2, rilasciato nel 2004, l’azienda riuscì a bloccare definitivamente l’uso della chiave incriminata, impedendo agli utenti di aggiornare il sistema operativo senza una licenza valida.
D’altra parte questo evento ebbe un doppio effetto: se da un lato il colosso di proprietà di Bill Gates perse potenziali introiti per una incalcolabile quantità di milioni di dollari, dall’altro Windows XP ebbe sin da subito una diffusione capillare, iniziando il suo percorso verso la trasformazione in uno dei sistemi operativi più amati e longevi della storia.