La Spagna vieta Telegram: cosa significa per gli utenti? Cosa è già cambiato per la criptovaluta TON?
Il tribunale nazionale spagnolo ha emesso il ban di Telegram, il popolare servizio di messaggistica, in seguito alle denunce di violazioni del diritto d’autore da parte di importanti società della telecomunicazione, tra le quali Mediaset e Atresmedia.
Questa mossa inaspettata ha scosso la nazione, portando la Spagna a unirsi alla lista di paesi come Corea del Nord, Cina, Iran e Pakistan, dove l’uso di Telegram è vietato.
FACUA, un’ONG per i diritti dei consumatori, ha confermato che il divieto entrerà in vigore presto (in coda al post vedremo esattamente da quando), suscitando preoccupazioni tra milioni di utenti. Il crollo del 5% della criptovaluta TON, sviluppata da Telegram, evidenzia l’impatto economico di questa decisione.
Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha già espresso preoccupazione per il danno che questa mossa potrebbe causare agli utenti. Resta da vedere quanto durerà questa restrizione e quali saranno le implicazioni a lungo termine.
Telegram verso il ban, ma quanti lo utilizzano? Quando smetterà di funzionare?
Secondo il sito web di Telegram, ha più di 700 milioni di utenti attivi mensilmente nel mondo ed è una delle 10 applicazioni più scaricate.
In Spagna, il 18,7% degli utenti Internet utilizza Telegram, con WhatsApp leader assoluto con quasi il 95%, seguito da Instagram (34,5%) e Facebook Messenger (24,9%), secondo i dati dell’ultimo Panel of Homes della Commissione Nazionale dei mercati e della concorrenza.
Questa app di messaggeria alternativa è stata rilasciata nel 2013 dai fratelli Pevel e Nikolai Durov. Il team di sviluppo ha sede a Dubai. “Al momento siamo soddisfatti di Dubai, anche se siamo pronti a trasferirci se le normative locali cambiano”: ha dichiarato qualche tempo fa il team di Telegram, che ha dovuto lasciare la Russia a causa delle politiche locali sulla regolamentazione IT e prima di sbarcare a Dubai è stata in altre località come base, tra cui Berlino, Londra e Singapore.
Tornando al ban, non è chiaro quando entrerà definitivamente in vigore: alcune fonti dicono che entrerà in vigore da lunedì 25 marzo